Descrizione
Una raccolta di racconti di paura di scrittrici vittoriane.
Queste storie di fantasmi sono perfette da leggere nel profondo della notte, magari a lume di candela o accanto a un fuoco che arde. Troverete magioni abbandonate, corse in carrozza attraverso lande desolate, castelli in rovina affacciati su precipizi, splendide dame dalla carnagione troppo chiara per essere vive e anime perdute che non si decidono a lasciare questo mondo. Un genere letterario ossessionato dalla morte e dall’aldilà, reso celebre da importanti romanziere vissute durante il regno della regina Vittoria, specialiste nel racconto del brivido: Charlotte Brontë, Elizabeth Gaskell, Willa Cather, Vernon Lee e molte altre. Tutte abilissime nel creare atmosfere sovrannaturali e terrificanti, e ribaltare il tradizionale punto di vista del patriarcato: in questi racconti sono gli uomini a essere isterici, a paralizzarsi per l’orrore. Completano il volume alcuni racconti di autrici italiane dell’epoca: Grazia Deledda, Matilde Serao e Luisa Saredo. Perché essere “regine del terrore” è prima di tutto una questione di attitudine e sensibilità.