Descrizione
Madeline Miller, autrice premiata dai lettori e dalla critica, rilegge in chiave attuale il mito greco di Galatea, la statua trasformata in donna per assecondare il desiderio del suo scultore Pigmalione. Dalla sua creatura lui vorrebbe solo bellezza e muta obbedienza, ma i tentativi di controllarla non potranno soffocare la sua tragica rivendicazione di libertà. Un racconto poetico e raffinato, arricchito dalle splendide illustrazioni di Ambra Garlaschelli
Galatea, la statua che la dea Afrodite ha reso viva in uno slancio di benevolenza verso Pigmalione, il grande scultore greco, è ora una donna a tutti gli effetti: la sua bellezza uguaglia, o probabilmente supera, quella della marmorea opera d’arte del suo creatore. Dopo averla presa in moglie, l’uomo pretende che lei lo ripaghi incarnando altissime virtù di obbedienza e umiltà, assoggettandosi al suo desiderio. Così, per quanto Galatea provi un sottile piacere nell’usare la propria avvenenza per manipolare lo sposo, in lei comincia a farsi strada un sentimento di ribellione. Nell’ossessiva speranza di fermarla, il marito la tiene sotto stretta sorveglianza in una clinica, controllata da dottori e infermiere. Ma quando le nasce la figlia Pafo, in Galatea si desta un vigile istinto materno, pronto a esplodere al primo segno di pericolo. Ormai è troppo tardi per ostacolare la decisione di spezzare le catene della sua prigionia, costi quel che costi.