Descrizione
?L’idea è più o meno questa, che qualcuno prenda una nave, la carichi di robaccia più o meno dichiarata (meglio meno), la porti a fare un giro in mare e poi simuli un naufragio. La nave cola a picco con tutto il suo carico più o meno (ma sempre meglio meno) dichiarato, ed ecco fatto. Tra l’altro, a giocarsela bene, magari si intascano anche i soldi dell’assicurazione?. Nel 1990 la motonave Jolly Rosso si arena su una costa della Calabria. Avaria all’interno della stiva è la versione ufficiale. Ma come si spiega che la falla da cui è entrata l’acqua pare realizzata con la fiamma ossidrica? Come mai dei venticinque container solo venti vengono recuperati? E i camion che arrivano di notte e spariscono verso l’Aspromonte? Nel 1995 Natale De Grazia, capitano di corvetta che sta indagando sul caso per conto della procura di Reggio, muore a trentotto anni dopo aver bevuto un caffè in un bar di La Spezia. Arresto cardiaco, dice il referto del medico legale. Eppure De Grazia era in ottima salute. Ma quella della Jolly Rosso non è una vicenda isolata. Romanzo-inchiesta avvincente come un giallo, Navi a perdere rintraccia un filo rosso che parte dagli anni Ottanta, passa per Ilaria Alpi, assassinata in seguito alla scoperta di un traffico di rifiuti tossici in Somalia, e arriva fino a oggi, quando i nostri mari e il sottosuolo della nostra terra sono ormai diventati discariche abusive di scorie, e le prove per dimostrarlo sembrano non emergere mai.