Descrizione
Scritto fra il 1932 e il 1933 ma pubblicato oltre vent’anni dopo la morte del suo autore a causa della censura, questo testo ripercorre la vita del drammaturgo francese dai suoi umili inizi ai successivi trionfi teatrali, senza trascurare le controversie politiche. Con una sapiente miscela di biografia e immaginazione romanzesca, l’eccentrica e satirica interpretazione di Bulgakov è capace di catturare su pagina il genio di Molière, andando ben oltre la semplice biografia. L’autore infatti “si sente talmente prossimo al protagonista della biografia che sta scrivendo da rischiare ogni momento di scivolare nell’autobiografismo”, ma riesce “con atteggiamento ironico e pieno d’affetto sempre a fermarsi a lato della scena, lasciando al suo eroe il centro del palco,” scrive Serena Prina nella sua Introduzione. Dove si ricorda inoltre come Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière, sia ancora oggi un personaggio avvolto dal mistero (i suoi manoscritti andarono tutti perduti), sebbene abbia segnato indelebilmente la storia del teatro del suo tempo e del tempo a venire. In comune lui e Bulgakov avevano, oltre alla grande passione per il teatro, un pungente sguardo satirico, una lucida capacità di cogliere la componente grottesca della realtà e un’onestà intellettuale che li portò, entrambi, a scontrarsi con l’ipocrisia che li circondava.