Descrizione
Gli scienziati di cui questo libro racconta le vicende straordinarie si chiamavano ancora filosofi naturali. Non avevano cattedre né prebende, e poteva accadere che per guadagnarsi da vivere si imbarcassero sull’Endeavour di un certo Cook, col compito di raccogliere e catalogare esemplari di fauna e flora esotiche, sempre che tempeste e popolazioni non proprio bendisposte li lasciassero prendere terra. O che nel tempo libero, insieme a una sorella molto devota, costruissero un telescopio sul tetto di casa per provare a calcolare il numero esatto delle stelle esistenti. E poteva essere che nel buio delle notti d’inverno scoprissero pianeti dove nessuno sospettava esistessero, lasciando ad altri il compito di chiamarli Urano, Titania o Encelado. Joseph Banks e William Herschel sono solo due fra gli eroi – di volta in volta colossali e minuscoli, spesso irresistibilmente comici – cui Richard Holmes ha dedicato questo libro. Che è un esperimento felice e avventuroso come quelli che racconta, e istiga nel lettore il migliore dei sentimenti che una storia possa trasmettere: l’invidia per i suoi personaggi.