Descrizione
Utilizzando la nota teoria dell’attaccamento di John Bowlby, Pellai e Tamborini dimostrano, con un approccio scientifico, che la coppia stabile resta il luogo d’elezione all’interno del quale possiamo trovare la piena realizzazione di noi stessi e dei nostri bisogni. Perché non può esserci vita senza Amore. Quello con la A maiuscola.
«Amate l’amore. E imparate a renderlo, giorno dopo giorno, la scoperta più attraente e sconvolgente del vostro esistere.»
Nella società liquida del terzo millennio, l’instabilità delle relazioni e la fatica di amarsi sembrano aver preso il sopravvento. È sempre più difficile, oggi, vedere come vincente il modello della coppia stabile, perché molti adulti temono che il partner possa rappresentare un limite alla propria libertà e realizzazione. Per questo l’amore viene spesso considerato come un’avventura, un’esperienza con una data di scadenza, un’opzione più che una necessità vitale. Ma è davvero così? Davvero possiamo vivere rinunciando a ciò che l’amore stabile, quello che nasce dalla reciproca promessa che sarà «per sempre», può dare alla nostra esistenza? Forse oggi l’amore è così fragile perché lo concepiamo come una stanza in cui si può entrare di tanto in tanto, e non come l’ambiente che dà forma e coerenza a tutte le stanze di quella grande casa che chiamiamo «vita». Per Alberto Pellai e Barbara Tamborini, sposati ormai da venticinque anni, è proprio l’amore a dare pieno senso a ciò che siamo. È grazie alle sfide che ci chiama ad affrontare ogni giorno che impariamo a conoscerci nel profondo e a fare i conti con i nostri limiti, ma anche a valorizzare i nostri punti di forza. Perché l’amore ci chiede, una volta che ci siamo addentrati nel suo territorio, di farlo diventare una priorità e di trasformarlo in un motore che muove – se non tutto – moltissimo di ciò che siamo. In un libro provocatorio e controcorrente, basato su innumerevoli testimonianze oltre che sulla propria esperienza personale, i due autori smontano le false credenze che hanno reso così fuori moda l’amore stabile e propongono una visione critica delle narrazioni correnti.