Descrizione
Un romanzo, un gioco da ragazzi, nato dalla fantasia di due grandi amici, nella vita e nel lavoro, uniti dall’amore per i libri, perché leggere rende più liberi e più felici. Benvenuti a Banalia, il paese dove i libri sono proibiti.
«Dovrebbe piacervi!» – Luigi Spagnol
Arrivato in camera, controllò che i suoi fossero davanti alla televisione, chiuse la porta e poi tirò fuori il sacchetto. Dentro c’era un mezzo libro, come quelli in vetrina al Capitano Coraggioso: senza titolo né copertina, come se qualcuno gliel’avesse tagliati via. E mancavano anche le prime pagine. Il testo pareva cominciare dall’inizio, o per lo meno in cima alla prima pagina c’era scritto CAPITOLO PRIMO; però il numero di pagina era il 19. Per saperne di più, per cercare di capire come mai fosse tanto prezioso e pericoloso, toccava per forza leggerlo.
I genitori di Pierluigi sono stranamente di ottimo umore, perché hanno appena deciso che le prossime vacanze saranno a Banalia: un posto non tanto lontano, ma neanche così vicino, gradevole, ma non indimenticabile, con il mare sì, ma non particolarmente bello. Ma allora perché andarci? Pierluigi non se lo spiega, e per giunta lì si annoia. Tantissimo. E si annoiano anche i suoi nuovi amici Edoardo ed Everardo – gemelli indistinguibili e sornioni – e la coraggiosa Margherita dagli occhi verdi. Fino al giorno in cui scoprono che a Banalia qualcosa di strano c’è: i ragazzi hanno il DIVIETO ASSOLUTO DI LEGGERE LIBRI. All’inizio non sembra un gran problema, ma presto i quattro saranno coinvolti in missioni supersegrete, ritrovi in roccaforti clandestine, fughe, inseguimenti, furti di libri (a brandelli!) e persino profezie. Perché leggere, si sa, è una delle attività più avventurose che esistano.