Descrizione
Géricault, Manet, Bonnard, Vuillard, Degas, Cézanne, ma anche Vallotton, Braque, Picasso e Magritte, fino agli inquieti ritratti di Lucian Freud con la loro spietata ricerca dell’anima della carne, e a certa Pop Art destinata, nel giudizio di Barnes, a invecchiare male e approdare a una senilità precoce e un tantino ridicola. Si tratta di testi eruditi e brillanti che garantiscono tuttavia l’ulteriore piacere di suggerire in controluce potenziali personaggi o scene di romanzi. Così per la posizione dei piedi ne L’esecuzione dell’imperatore Massimiliano di Manet o per la descrizione delle vite a confronto di Braque e Picasso, così per La zattera della Medusa di Géricault, di cui Barnes segue la fonte storica del naufragio e la lunga reclusione del pittore durante il tratteggio dei bozzetti preparatori, fino a rispondere alla domanda ostinata e semplice: che cosa trasforma la catastrofe in arte?