Descrizione
Dalle lettere inviate in oltre quarant’anni ad amici, nemici, editori, amanti, famigliari, emerge un Capote in larga parte inedito: scopriamo il ragazzo ingenuo che fa il suo improvviso ingresso nella scena letteraria della New York del dopoguerra; leggiamo lo scrittore maturo degli anni Cinquanta, al centro del jet-set e amato dalla critica; scrutiamo il dietro le quinte della stesura del suo capolavoro A sangue freddo nella corrispondenza con il detective Alvin Dewey e con uno dei killer, Perry Smith; ci commuoviamo nel leggerlo, disilluso e ormai isolato, nel corso degli ultimi giorni della sua vita. Capote scriveva lettere con spontaneità, enfasi, passione. Oggi, grazie alla cura attenta di Gerald Clarke, È durata poco la bellezza getta luce su una vita senza eguali, e su un intero mondo che nessuno è stato in grado di descrivere con la stessa forza e sincerità.