Descrizione
Avete mai immaginato di tuffarvi dal palco su una folla adorante come faceva il rocker lggy Pop? E nella vita vi è capitato di buttarvi in qualcosa di misterioso e spericolato senza saperese qualcunovì avrebbe aiutato, sorretto, preso al volo? Questo saggio di ispirazioni ribelli, scritto da una giornalista globetrotter e polistrumentista, per otto anni direttrice di Cosmopolitan, non vi dirà certo come fare. Ma forse vi farà vedere sotto una luce diversa le cadute, i vuoti, gli errori, l’attesa di qualcosa che si desidera e non arriva mai. Attraverso la lente d’ingrandimento dei suoi tre compagni di giochi e sofferenza, il pianoforte -supremo e impossibile-il basso, maestro nell’arte della leadership condivisa, e la tromba, veicolo funambolico fra spiritualità e sensi, scopriamo le infinte analogie fra il caos delle situazioni quotidiane, i giornali, la moda e la musica. Un legame osmotico che rimbalza anche nelle testimonianze e nelle parole sonore di alcuni musicisti appassionati, Davide Dileo dei Subsonica, Saturnino e Paolo Fresu, per scoprire che ogni emozione ha un suono, ogni paura può contenere una melodia straordinaria, ogni difficoltà ha il privilegio di scatenare un impulso creativo originale. Perché l’accordatura perfetta non esiste e gli strumenti musicali sono maestri fuori schema che ci insegnano ad amare i fallimenti, a fregarcene della perfezione e a trovare il lato punk nascosto in noi. Per cavarcela pur arrivando sempre al momento sbagliato, partendo in controtempo e producendo stonature. Liberiamo il musicista intrappolato in ciascuno di noi e forse inizieremo davvero a lasciar fiorire il nostro lato più selvaggio, fragile e imprevedibile. Per tuffarci dal palco della vita all’indietro, fidandoci del vuoto.